
Il Senatore della Margherita
Egidio Banti interviene nel dibattito sul
Disegno di Legge relativo ai cosiddetti Dico, Diritti e Doveri dei Conviventi, presentando un'analisi lucida della natura giuridica di questo istituto,
ben lontano sia dalle forme spagnole di "famiglia", sia dai Pacs Francesi. "
L’articolo 1 del disegno di legge non lascia spazio ad equivoci - sostiene Banti -
i “PACS” francesi sono, appunto, dei “patti”, che i contraenti stipulano di fronte allo Stato ed a colui che lo Stato delega per riceverli. Sono cioè “costitutivi” di una nuova forma di aggregazione familiare e sociale. Se il governo o il Parlamento volessero introdurli in Italia, alla luce dell’attuale articolo 29 della Costituzione che riconosce solo la famiglia “fondata sul matrimonio”, sarebbe verosimilmente necessaria una procedura di modifica della Costituzione stessa" Infine, Banti conclude auspicando un dibattito serio nelle sedi parlamentari: "
Dopodiché la legge andrà discussa con pacatezza, esaminata nei dettagli, certo modificata nelle aule del Parlamento. Ma il punto di partenza – nessuno lo può ignorare – è proprio la “sintesi alta” della quale si è reciprocamente parlato, nelle settimane scorse, tra Stato e Chiesa. E dunque rispettosa dei patti concordatari ma, soprattutto, riteniamo, della coscienza comune. Nell’Ulivo, i sessanta parlamentari della Margherita (tra cui anch’io) firmatari nei giorni scorsi di un testo che richiamava tale esigenza, penso abbiano contribuito positivamente a rimuovere alcuni ostacoli iniziali. Ora dobbiamo rimuoverne altri."
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