Da Il Ponentino di Giugno 2003
AEROPORTO, UN'OPPORTUNITA' DA COGLIERE
di Paolo Gozzi
“L’aeroporto non è solo un luogo di transito, una semplice stazione di partenze e di arrivi per centinaia di persone e per un’infinità di merci: soprattutto in una realtà come quella genovese, l’aeroporto va inteso come un’opportunità di lavoro e di sviluppo per tutta la città”. Marco Maltesu, segretario regionale della FIT-CISL e portavoce dei Circoli della Margherita del Ponente, ha aperto così il suo intervento in un interessantissimo incontro svoltosi a Pegli nel mese di maggio e riguardante proprio l’aeroporto, organizzato dalla Margherita di Pegli. “Contrariamente a quanto si crede, quello genovese è uno degli aeroporti con pista di atterraggio più lunga, uno dei pochi su cui può operare il Jumbo: oggi che il trasporto aereo sta vivendo un momento di grave crisi, legata ai tanti problemi internazionali degli ultimi mesi, bisogna sfruttare tutta una serie di opportunità per trarre benefici economici e per non lasciare il nostro aeroporto al suo destino”. Le parole di Maltesu delineano molto bene la situazione genovese e l’utilizzo attuale di una grande risorsa come l’aeroporto. “Dal punto di vista turistico purtroppo è difficile instaurare una sinergia fra gli arrivi aerei e le tante crociere in partenza da Genova: i croceristi, infatti, arrivano e partono da altri aeroporti, come Linate o Malpensa”. Dal punto di vista commerciale, invece, il discorso cambia. “Genova è un posto unico al mondo per il trasporto della merci. – prosegue Maltesu – A Barcellona è stato deviato un fiume per avere il porto vicino all’aeroporto: nella nostra città queste due realtà sono attigue, e sono vicinissime anche all’autostrada e alla ferrovia”. Lo sviluppo commerciale è quindi l’aspetto più importante di questa discussione: nasce la necessità di sfruttare al meglio le tante occasioni di cui Genova può usufruire, come ad esempio la questione distripark. Su questo argomento Maltesu è categorico: “La nascita del distripark porterà tantissimo lavoro, ma perché possa essere sfruttato al meglio deve essere collocato in una posizione strategica, a ridosso dell’aeroporto, e non al di là del Polcevera”. Bisogna fare di tutto dunque perché lo sviluppo dell’aeroporto proceda di pari passo con lo sviluppo della città, perché Genova non sia un semplice luogo di transito delle merci, ma un territorio su cui le merci sostano per conglobare servizi a valore aggiunto, creando ricchezza e benessere economico. “A Genova – conclude Maltesu - è molto sviluppata la cultura di tipo marittimo, ma manca completamente quella di tipo aeroportuale: bisogna lavorare perché questa tendenza cambi e perché tutti possano capire quale grande opportunità rappresenti l’aeroporto per la nostra città”.
di Paolo Gozzi
“L’aeroporto non è solo un luogo di transito, una semplice stazione di partenze e di arrivi per centinaia di persone e per un’infinità di merci: soprattutto in una realtà come quella genovese, l’aeroporto va inteso come un’opportunità di lavoro e di sviluppo per tutta la città”. Marco Maltesu, segretario regionale della FIT-CISL e portavoce dei Circoli della Margherita del Ponente, ha aperto così il suo intervento in un interessantissimo incontro svoltosi a Pegli nel mese di maggio e riguardante proprio l’aeroporto, organizzato dalla Margherita di Pegli. “Contrariamente a quanto si crede, quello genovese è uno degli aeroporti con pista di atterraggio più lunga, uno dei pochi su cui può operare il Jumbo: oggi che il trasporto aereo sta vivendo un momento di grave crisi, legata ai tanti problemi internazionali degli ultimi mesi, bisogna sfruttare tutta una serie di opportunità per trarre benefici economici e per non lasciare il nostro aeroporto al suo destino”. Le parole di Maltesu delineano molto bene la situazione genovese e l’utilizzo attuale di una grande risorsa come l’aeroporto. “Dal punto di vista turistico purtroppo è difficile instaurare una sinergia fra gli arrivi aerei e le tante crociere in partenza da Genova: i croceristi, infatti, arrivano e partono da altri aeroporti, come Linate o Malpensa”. Dal punto di vista commerciale, invece, il discorso cambia. “Genova è un posto unico al mondo per il trasporto della merci. – prosegue Maltesu – A Barcellona è stato deviato un fiume per avere il porto vicino all’aeroporto: nella nostra città queste due realtà sono attigue, e sono vicinissime anche all’autostrada e alla ferrovia”. Lo sviluppo commerciale è quindi l’aspetto più importante di questa discussione: nasce la necessità di sfruttare al meglio le tante occasioni di cui Genova può usufruire, come ad esempio la questione distripark. Su questo argomento Maltesu è categorico: “La nascita del distripark porterà tantissimo lavoro, ma perché possa essere sfruttato al meglio deve essere collocato in una posizione strategica, a ridosso dell’aeroporto, e non al di là del Polcevera”. Bisogna fare di tutto dunque perché lo sviluppo dell’aeroporto proceda di pari passo con lo sviluppo della città, perché Genova non sia un semplice luogo di transito delle merci, ma un territorio su cui le merci sostano per conglobare servizi a valore aggiunto, creando ricchezza e benessere economico. “A Genova – conclude Maltesu - è molto sviluppata la cultura di tipo marittimo, ma manca completamente quella di tipo aeroportuale: bisogna lavorare perché questa tendenza cambi e perché tutti possano capire quale grande opportunità rappresenti l’aeroporto per la nostra città”.
Nessun commento:
Posta un commento