giovedì 11 gennaio 2007

Elezioni Primarie

Elezioni Primarie 2007 - Genova

La Margherita Ponente incontra i candidati:
Stefano Zara

Lunedì 29 Gennaio
alle ore 18.30
presso la Sede di via De Nicolay 1

1 commento:

Lorenzo Basso ha detto...

Mi sembra interessante riproporre l'intervista a Pierluigi Castagnetti, ultimo segretario nazionale del Partito Popolare, Vicepresidente della Camera dei Deputati, una delle figure più autorevoli del cattolicesimo democratico contemporaneo da quando iniziò la sua carriera politica come assistente di Benigno Zaccagnini.

Castagnetti, assist per Zara
da "il Lavoro - Repubblica", del 23/01/2007

Primarie del centrosinistra che attraversano i partiti, dividono animi, cuori e leader. Così se il vicepremier Francesco Rutelli, sabato a Genova, dichiara di stimare Zara ma di preferire Marta Vincenzi, ieri Pierluigi Castagnetti, uno dei vice presidenti della Camera, ribalta la questione.

Dice: «Stimo Stefano Zara, se fossi a Genova, lo voterei».

Non entra nel merito delle altre candidature: «so che Marta Vincenzi è molto brava», sottolinea.
Non nega le differenze dentro il suo partito, la Margherita, che, per l´appunto, ha indicato la Vincenzi, se non con una battuta: «onestamente non ricordo chi ha preso la decisione», poi parla di cattolici e Partito Democratico, il dibattito in cui è protagonista a palazzo Ducale, con padre Bartolomeo Sorge, Lorenzo Caselli docente universitario e con gli ospiti chiamati dagli organizzatori, "I Popolari", "Agire politicamente" e i Cristiano Sociali.

Onorevole Castagnetti, alle primarie si presenta Stefano Zara, cattolico, ex deputato della Margherita, che il suo partito non ha sostenuto. Nè adesso nè alle ultime politiche. Come mai?
«Zara é stato escluso dalle nostre liste alle politiche in modo incomprensibile, e nessuno ha dato una spiegazione perchè non c´erano argomenti. Ma l´esclusione, inattesa e clamorosa, ha svelato una dimensione di Zara che lo connota anche adesso. Solo un uomo molto solido ha potuto accettare quella decisione e continuare a far campagna elettorale per l´Ulivo. Non sono moltissime le persone che mettono le proprie idee davanti agli interessi personali».

Il risultato, però, è stata la seconda "sconfessione", alle primarie.
«Ancora una volta, la sua partecipazione si rivela, alla fine, un atto d´amore per il centrosinistra, perchè se le primarie fossero una competizione Vincenzi- Sanguineti, non potrebbero convogliare tutto l´orizzonte dell´ Ulivo. Zara le ha completate. Lui è uno degli ulivisti ante-litteram, mai pentito. Credo riuscirà a catalizzare il consenso di chi è ulivista e basta. Non so se il lungo elenco dei partiti che la sostengono per Marta Vincenzi sia un vantaggio o in qualche modo la imprigioni».

Tra quei partiti, onorevole Castagnetti, c´è anche la Margherita.
«Vero, anche se non ricordo in quale organismo abbiano preso la decisione. Ma è comprensibile, non deve scandalizzare, è abbastanza consueto andare alle primarie con pre- intese, e tra l´altro la Margherita doveva tutelare la candidatura di Repetto alla Provincia».

Intese che Zara ha scompaginato, allora?
«Zara in parlamento ha scelto subito il gruppo misto, perchè non c´era un altro gruppo che potesse raccogliere la sua dimensione ulivista. Nei Ds gli sarebbe mancata la connotazione della Margherita e viceversa. Ho esercitato su di lui una certa pressione, sul piano dell´amicizia personale, perchè si iscrivesse al gruppo della Margherita, ma non al partito. Zara è un uomo libero, e ha assunto comportamenti che urtavano la sensibilità delle macchine di partito».

Francesco Rutelli ha dichiarato di sostenere Marta Vincenzi. Lei?
«Stimo Zara e se fossi a Genova, lo voterei perchè la stima è sufficiente per motivare una scelta. So che Marta Vincenzi è una personalità di valore, ma penso che, al di là dell´età, ci sia un di più di freschezza nella candidatura Zara, soprattutto in questo tempo così complicato, di distacco della gente dalla politica».

A Genova, la Cdl presenta un candidato agguerrito.
«Conosco bene la città, sono convinto che il centrosinistra parta avvantaggiato dall´avere alle spalle una buona amministrazione».

I cattolici e il Partito Democratico: voglia di passato, di un ritorno alle radici del partito popolare di don Sturzo o speranza di futuro?
«Sono ancora, ufficialmente, il segretario, l´ultimo del Ppi, so bene che cosa vuol dire discontinuità in politica. Ma so anche che alcune eredità storiche del Novecento vengono proprio dalla tradizione del partito popolare. Il Pd è la grande occasione per andare avanti, con valori condivisi».